sabato 13 dicembre 2008

Ricerca del godimento, esperienza del piacere attraverso le droghe

Le droghe, innanzi tutto piacciono. Modificano la percezione della realtà, cambiano lo stato mentale . Considerare la gratificazione come il focus della dipendenza permette di superare la prospettiva angusta del disagio giovanile e di mettere in discussione equivalenze e semplificazioni radicate: consumo uguale tossicodipendenza, drogato uguale vittima, droga uguale emarginazione. Eliminare la sofferenza, soffocare un disagio è solo un aspetto della gratificazione cercata. Alterazione del pensiero, dell'affettività, del comportamento, ricerca di una dimensione diversa dalla quotidianità sono altri obiettivi non meno importanti.
L'esperienza del piacere dà anche ragione della genesi e dell'evoluzione del processo della dipendenza. Alla fase di contatto e alle prime esperienze si è introdotti da una vera iniziazione (individuale o di gruppo) per apprendere l'uso più efficace nella ricerca della gratificazione, per ricavarne il massimo del piacere. Tra dipendente e oggetto della dipendenza si sviluppa così una relazione affettiva ed emotiva (culto e rito), dove la volontà di provare la sensazione prevale su altri bisogni anche se primari . Pensieri, emozioni e comportamenti cambiano radicalmente prima e dopo l'intensa esperienza (flash) del piacere che però, con il passare del tempo non risparmia l'epilogo del senso di fallimento e di colpa, per la graduale perdita del controllo che nella tossicomania diventa totale.

Nessun commento: