sabato 13 dicembre 2008

L'importanza degli educatori

Servono oggi educatori convinti che non è solo la droga il rischio mortale dei giovani ma quella vita senza sogni, senza progetti e senza speranza che quotidianamente essi respirano nei loro ambienti di vita, nella cultura vuota della scuola, nel lavoro incerto o di pura prestazione, nel sentirsi ai margini, eppure ammaliati, di un mondo di efficienza e di immagine. Questa rassegnazione, questa cultura di morte, i giovani la assorbono anche in casa, nelle conversazioni vuote e banali, nella possessività e nell'incertezza affettiva, nel disorientamento dei valori e delle scelte. Nei servizi del pubblico e del privato quando la burocrazia e il predominio del codice monetario soffoca la speranza di riscatto e di futuro.L'alternativa credibile consiste nella promozione della produzione di attività espressive e creative riconosciute ed ammirate dagli adulti, condotte però in prima persona, dove la famiglia può garantirne la possibilità ma non cooperare alla loro realizzazione.

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