mercoledì 10 dicembre 2008

Per una cultura alla cura delle dipendenze

Probabilmente i mutamenti socio-politici-culturali di questi ultimi anni, che hanno portato parte dell’opinione pubblica a posizioni fortemente critiche, a volte ideologiche, nei riguardi della cura delle dipendenze, a anche dei SERT come servizio rivolto a tale soggetti. . "Considerare preminente il metodo scientifico nella cura delle dipendenze patologiche è un aspetto di assoluta importanza perché ne condiziona fortemente la percezione, sia presso i decisori, presso i pazienti e i loro familiari"(P.P. Pani). Scegliere di utilizzare alcuni criteri del metodo scientifico può significare semplificare la comunicazione nelle funzioni più complesse del linguaggio: quella descrittiva e quella critica , rendere più efficaci i processi d’interazione comunicativa, facilitare la condivisione dei contenuti su alcuni degli aspetti più importanti del dibattito culturale in corso riguardante la tossicodipendenza, come l’approccio scientifico, le leggi, gli aspetti etici legati alla considerazione della persona/cittadino, che ha un problema di "dipendenza da", che viene trattata come un malato. Occorre superare l’equivoco secondo il quale educare può significare dare una forma, quando piuttosto nella pratica lavorativa quotidiana, si utilizza lo strumento dell’accompagnamento verso un possibile percorso di cambiamento che riconosca l’esistenza - nell’essere umano - di una determinabile sostanzialità, intenzionalità, dignità personale. "al centro della tossicodipendenza si trova l’uomo, soggetto unico ed irripetibile, con la sua intenzionalità e specifica personalità". Quando si sostiene che "la persona è il primum da cui è inevitabile partire è il dato iniziale , "il substrato ontologico di ciascun essere umano".Ciò significa che "tutto passa attraverso la persona , perché tutto viene pronunciato, detto dalla persona" (G.Flores D’Arcais).

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