martedì 6 gennaio 2009

Il liguaggio ,la comuncazione fra società e persone dipendenti

In ogni caso, come qualsiasi altra relazione, anche quella di cui trattiamo si attua (o viene meno) attraverso la comunicazione (o la sua mancanza) e le tante forme e contenuti che questa può assumere.
Tanti linguaggi, dunque, fra società e persone dipendenti. E tanti messaggi da decodificare sui due versanti. C’é il linguaggio dei mass-media, con le foto segnaletiche dei morti per overdose o degli scandali;con la pubblicità di alcolici e superalcolici il cui consumo viene associato ad immagini talora di amicizia, talaltra di sicurezza e di prestigio sociale, in ogni caso a forme di benessere. C’é il linguaggio del diritto e della burocrazia, col ricorso a categorie generali e a griglie statiche, a fronte della mutevolezza e molteplicità delle situazioni concrete e personali. C’é il linguaggio della statistica, con la tendenza ad aggregare in cifre quelle che in realtà sono uniche e irripetibili vicende. E c’é anche il linguaggio di certa sanità, che si limita a scomporre in organi, in cellule e in molecole le persone e i loro comportamenti.
Ma, per fortuna, c’é anche il linguaggio dei sentimenti che, confidiamo, può dare più spessore umano anche ai precedenti o trovare una sua strada autonoma. Un linguaggio, quest’ultimo, verosimilmente molto importante nel particolare ambito. Forse per sensibilità particolare di certi individui.

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